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Paul Anka
ITALIANO
LP RCA Victor; 1963
di Andrea Direnzo
Nei primi anni Sessanta, tutta una schiera di interpreti stranieri ha riscosso gran successo in Italia cantando le proprie canzoni nella nostra lingua. Gli americani Neil Sedaka, Pat Boone e Gene Pitney sono diventati veri e propri beniamini delle giovani generazioni grazie a brani leggeri e spensierati, perfetti per un momento storico in cui, lasciata alle spalle l’ombra nera del secondo conflitto mondiale, iniziava una fase di rinascita, caratterizzata dal boom economico e da un’incredibile voglia di vivere. Tra i frequentatori assidui delle zone calde della Hit Parade di casa nostra, non è possibile tralasciare il canadese Paul Anka che nel 1957, a soli sedici anni, aveva conquistato il mondo con la sua travolgente Diana. Dopo aver pubblicato l’LP intitolato PAUL ANKA IN ITALIA (Columbia, 1959), nel 1960 il cantante di Ottawa incide il primo brano in italiano, Dove sei, cover di Summer’s Gone.
Sarà l’inizio di una serie di 45 giri di cover usciti per la RCA Victor: Ogni giorno / Voglio sapere (1962), Piangerò per te / Chitarra, vino e amore (1963), Dimmi subito di sì / Un ricordo per te (1963), quasi tutti inseriti nel 33 giri ITALIANO in aggiunta ad altri successi come la già citata Diana, Cinderella, Sei nel mio destino (You Are My Destiny), Abbandonati amore (Put Your Head On My Shoulder) e Non giocare con l’amore (Don’t Gamble With Love). Nelle note inserite sul retro vi è scritto: “Ogni anno, sembra ormai quasi una tradizione, Paul viene a trovarci nei nostri studi di Roma; in sala di registrazione porta con sé un tale humor e una tale serietà di lavoro che il sentirlo incidere in italiano a noi è parsa la cosa più naturale del mondo. Così, in pochi giorni, ha preparato questo disco in cui vi ripresenta i suoi vecchi (se così possiamo chiamarli) e i suoi nuovi successi. Giudicatelo voi… Paul ha cercato di esservi ancora più vicino”.
Nel 1964, al culmine della popolarità, Paul Anka è in gara al XIV Festival di Sanremo con Ogni volta, abbinato a Roby Ferrante; la sua versione, arrangiata da Ennio Morricone, sarà gettonatissima, oscurando quella dello sfortunato partner (morto in un incidente stradale nel 1966). Il 45 giri del motivo festivaliero è tra i più richiesti dell’edizione insieme a Una lacrima sul viso di Bobby Solo e alla vincitrice Non ho l’età di Gigliola Cinquetti, comparendo nella classifica dei 100 singoli più venduti dell’anno. Non poteva mancare la registrazione di un secondo album in italiano, A CASA NOSTRA, composto da canzoni scritte dallo stesso Anka in collaborazione con Franco Migliacci e Carlo Rossi. A seguire vari singoli tra cui La verità (1965), Deve essere la nostra estate (1966), Lontana dagli occhi (1967) e La farfalla impazzita di Mogol-Battisti con cui partecipa (in coppia con Johnny Dorelli) per la seconda e ultima volta al Festival, non raggiungendo la finale. Inizia per Paul Anka la fase calante in Italia, a cui segue l’interruzione della produzione discografica. Per fortuna la sua carriera è proseguita con enormi soddisfazioni in giro per il mondo, portandolo a essere uno dei protagonisti più rinomati del panorama musicale internazionale.