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Sonny & Cher
Il cammino di ogni speranza / L’umanità
45 giri Atlantic; 1967
Cher
Ma piano (per non svegliarmi) / Nel mio cielo ci sei tu
45 giri Liberty; 1967
di Andrea Direnzo
Il successo planetario di Bang Bang (My Baby Shot Me Down) avrà influito non poco nel cercare di avere al Festival di Sanremo 1967 la carismatica Cher e suo marito – di origini siciliane – Sonny Bono, autore della famosa hit reinterpretata in Italia da Milena Cantù (La Ragazza del Clan), Dalida, i Corvi e l’Equipe 84. Il 1966 era stato un anno fortunato per il duo statunitense; infatti l’esordio di Patty Pravo fu segnato dalla cover della loro But You’re Mine divenuta Ragazzo triste su testo di Gianni Boncompagni. Sonny e Cher erano dunque molto quotati e il direttore artistico Gianni Ravera riuscì nell’intento di portarli nella Riviera dei Fiori abbinandoli a Caterina Caselli, rivelazione dell’edizione precedente con Nessuno mi può giudicare.
Il brano in gara prescelto era Il cammino di ogni speranza, interamente composto dal bravo e promettente Umberto Napolitano. La versione di Casco d’oro, senza ombra di dubbio, era molto più grintosa e convincente di quella proposta dalla coppia in stile hippie/folksy, grazie anche a un arrangiamento ritmato e accattivante curato da Franco Monaldi. La canzone purtroppo fu esclusa dalla finale con grande dispiacere della Caselli, consapevole del fatto di giocare in casa e forse maggiormente preoccupata del risultato sfavorevole. L’Atlantic pubblicò all’epoca il 45 giri sanremese inserendo sul Lato B L’umanità di Pallavicini-Ferrari, brano cantato da Sonny con l’intervento sul finale di Cher.
Quest’ultima, da solista, nella stessa edizione affiancò Nico Fidenco nella doppia esecuzione di Ma piano (per non svegliarmi) firmata da Gianni Meccia, ma il destino non fu certo migliore. Eliminati. Anche in questo caso ne uscì il 45 giri su etichetta Liberty che abbinava il motivo sanremese a Nel mio cielo ci sei tu, remake italiano (parole di Alberto Testa) di Magic In The Air, singolo dell’anno prima scritto da Bono per la consorte. In seguito al riscontro positivo di Little Man, incisa da Milva, i due ne realizzarono una personale versione nella nostra lingua in concomitanza con la partecipazione a Sanremo. Invece nell’estate ‘67 ci provarono con Caro cara (It’s The Little Things) e Fantasie (Don’t Talk To Strangers), tutti e due pezzi di Bono trasformati in italiano da Mogol. Nel 1975 la coppia divorziò: Sonny proseguì con la carriera di attore fino a dedicarsi alla politica; Cher è diventata una star luminosissima del cinema e della musica internazionali, vincendo un Oscar (miglior attrice protagonista per Stregata dalla luna, 1987) e un Grammy (miglior registrazione dance per Believe, 2000). La stella di entrambi continua a splendere lungo la Hollywood Walk Of Fame.