Mireille Mathieu
Scusami se… / Vivrò per te
45 giri Barclay; 1970

di Andrea Direnzo

Incoraggiata dal padre Roger e folgorata da édith Piaf, ad un certo punto la giovanissima Mireille Mathieu decide che la sua vita sarà cantare. Nel 1964, a soli diciotto anni, grazie alla vittoria ottenuta in un concorso canoro proponendo La vie en rose, ha inizio la sua sfolgorante carriera che le darà enormi soddisfazioni a livello nazionale e soprattutto internazionale. L’incontro con l’impresario Johnny Stark è fondamentale per attuare il grande salto; infatti l’affida nelle mani del direttore d’orchestra Paul Mauriat che l’aiuterà ad affinare il suo strumento vocale. Stark scrive le note di presentazione del primo 45 giri inciso interamente in italiano dalla piccola cantante provenzale e pubblicato dalla Barclay nel giugno 1970. «Mireille Mathieu ha mostrato tanto entusiasmo e tanta facilità del cantare nella lingua di Dante che si potrebbe credere che sia la sua lingua materna… Da quattro anni ha salito, senza mai sbagliare, tutti i gradini che portano al successo prima di affrontare il pubblico più difficile, un pubblico di conoscitori: gli Italiani! Ascoltatela, canta per voi…».

Il disco contiene due canzoni del repertorio della stessa Mathieu adattate in italiano: Pardonne-moi ce caprice d’enfant di Patricia Carli – qualcuno la ricorderà vincitrice, in accoppiata con Gigliola Cinquetti, al Festival di Sanremo ‘64 con Non ho l’età) – diventa Scusami se… (testo di Luciano Giacotto), invece Vivre pour toi di Pierre André Dousset e Charles Gaubert si trasforma in Vivrò per te (testo di Bruno Pallesi). La voce stentorea e vibrante di Mireille, che si rifà a quella dell’eterno “usignolo di Parigi”, già famosa per successi come Mon crédo, Qu’elle est belle e La dernière valse, interpreta con passione e trasporto i brani imprimendovi il suo pregevole marchio di fabbrica. Anche il suo inconfondibile caschetto scuro detta moda e resta per oltre cinquant’anni, seppure con qualche variazione, un segno distintivo. Non a caso è una delle più popolari cantanti francesi conosciute al mondo rappresentandone, insieme a Mistinguett e alla Piaf, il modello per eccellenza.

Mireille Mathieu canterà ancora in italiano, in due brani inseriti nella colonna sonora dello sceneggiato televisivo RAI I Nicotera (1972): Quando verranno i giorni e Nata libera, composti da Piero Piccioni, Sergio Bardotti e Gianfranco Baldazzi e arrangiati da Ennio Morricone. Insieme a quest’ultimo, nel 1974 realizzerà un bellissimo album contenente i temi di alcune sue colonne sonore tra cui La califfa e La donna madre con parole di Alberto Bevilacqua.

 

Recommended Posts