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Rosalino
PA’ diglielo a ma’ / Occhi di lillà
45 giri It, 1970
di Andrea Direnzo
Nel 1970, in occasione della 20ª edizione del Festival di Sanremo, la RCA decide di abbinare due sedicenni come interpreti di Pa’ diglielo a ma’: il debuttante Rosalino (di cognome fa Cellamare) che però si dimostra sicuro di sé, seppure il suo stile vocale si rifaccia molto a quello di Gianni Morandi, alla già famosa Nada. La canzone, composta da Franco Migliacci, Jimmy Fontana e Roberto Gigli, si addice perfettamente ai due cantanti adolescenti per quella sana voglia di ribellione e indipendenza descritta nel testo. L’arrangiamento della versione di Nada è curato da Piero Pintucci, invece per Rosalino se ne occupa Mario Capuano. Nella classifica finale, la coppia di giovanissimi si posiziona al settimo posto superando veterani come Fausto Leali, Orietta Berti, Tony Renis e Caterina Caselli. Le vendite del 45 giri arridono maggiormente a Nada che inserisce il motivo sanremese nell’LP IO L’HO FATTO PER AMORE incidendone anche versioni in inglese, spagnolo e francese.
Rosalino dovrà attendere ancora un decennio prima di affermarsi in pieno, sebbene abbia un contratto discografico con la It di Vincenzo Micocci, pubblichi dischi e abbia avviato una fruttuosa collaborazione con Lucio Dalla. Infatti quest’ultimo, insieme a Sergio Bardotti e Gianfranco Baldazzi, è tra gli autori del brano inserito nel Lato B, Occhi di lillà, che non si fa particolarmente ricordare. Cavalcando la scia festivaliera, vengono pubblicati altri due 45 giri: Passeggiata/Dolce Susanna (maggio ‘70) e Fino a morire/Felicità (settembre ‘70), più o meno con lo stesso team di autori e musicisti. Ad aprile ‘71 arriva la canzone che fa la differenza, Il gigante e la bambina, scritta da Dalla per la musica e Paola Pallottino per il testo e che può considerarsi il primo successo di Rosalino; nella Top 100 dei dischi più venduti dell’anno si posiziona in 43ª posizione.
Dopo tre lavori e vari singoli, nel ‘78 Rosalino diventa definitivamente Ron inaugurando un nuovo percorso artistico che sarà costellato di canzoni senza tempo, album di valore e importanti collaborazioni. Ciononostante non rinnega le sue origini e in occasione dei 30 anni di carriera inserisce la versione originale di Pa’ diglielo a ma’ come traccia di apertura della raccolta celebrativa ‘70/‘00.