Marcella Bella
Un ragazzo nel cuore / Il pagliaccio

45 giri CGD, 1969

di Andrea Direnzo

Prima della definitiva affermazione al Festival di Sanremo 1972 con Montagne verdi, Marcella Bella ha dovuto attendere un po’ per veder riconosciuto il suo talento, manifestatosi precocemente all’età di tredici anni. Nonostante qualche delusione, la ragazzina non ha mollato, è stata tenace, ha atteso l’occasione giusta, sempre sostenuta dalla presenza del fratello Gianni. Nel 1968 finalmente arriva l’incontro tanto sperato, quello con Ivo Callegari – già produttore di Caterina Caselli – che le procura un contratto discografico con la CGD. A maggio 1969 per il suo debutto su 45 giri viene scelta una discreta canzone, Un ragazzo nel cuore, firmata da Roberto Soffici per la musica e da Mogol per il testo e arrangiata da Franco Monaldi. Per il Lato B si punta invece su una cover senza pretese, fresca e leggera; si tratta del brano tedesco Wunderschönes fremdes mädchen, portato al successo nel 1964 da Hans-Jürgen Bäumler, in italiano diventato Il pagliaccio con cui la giovane esordiente gareggia nel Girone B del Cantagiro 1969. Purtroppo il disco passa sotto silenzio e non accade nulla. Stessa sorte per il secondo 45 giri composto da Bocca dolce (Sugar Sugar degli Archies) e dall’inedita È semplice, scritta da Massimo Tenzi.

Nel 1971 qualcosa inizia a smuoversi. Grazie alla partecipazione alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Hai ragione tu di Gianni Bella e Italo Ianne, Marcella si classifica seconda e ottiene la meritata attenzione da parte della stampa e degli addetti ai lavori. Il prosieguo della storia è noto, è impresso negli annali della storia della manifestazione sanremese. La diciottenne cantante di Catania è la rivelazione della ventiduesima edizione del Festival e la sua interpretazione di Montagne verdi, composta dal fratello insieme a Giancarlo Bigazzi, colpisce nel segno tanto da vendere oltre mezzo milione di copie. Da qui è tutto un susseguirsi di hit: Sole che nasce, sole che muore, Un sorriso e poi perdonami, Io domani, Mi… ti… amo, Nessuno mai, Io domani, L’avvenire, fino ad arrivare agli anni Ottanta con Baciami, Canto straniero, Nell’aria, L’ultima poesia, Senza un briciolo di testa. Timbro vocale unico e forte personalità d’interprete, a servizio di un repertorio a lei congeniale, fanno di Marcella Bella una delle regine assolute della nostra canzone.

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