Adriano Pappalardo
Una donna / Il bosco no
È Ancora giorno / Senza anima
ADRIANO PAPPALARDO
Numero Uno; 1971/1972
di Michele Neri
È una sorpresa l’esordio discografico di Adriano Pappalardo. Anche se ha una certa gavetta alle spalle, fatta di balere e serate in giro per l’Italia, il cantante di origini pugliesi è sconosciuto al pubblico. La Numero Uno, l’etichetta di Battisti e Mogol, lo mette subito sotto contratto dopo un provino effettuato nei suoi uffici. La produzione viene affidata a Claudio Fabi, diventato direttore artistico dell’etichetta e come prima canzone viene scelta Una donna, firmata da Mario Lavezzi e Mogol. Seguirà subito un brano di Battisti, È ancora giorno, e con esso un certo successo. Pappalardo diventa personaggio riconoscibile, per la voce potente e particolare, per il fisico imponente e per una presenza scenica di tutto rispetto. Alla carriera discografica si affiancherà presto quella di attore e di personaggio televisivo.
La Numero Uno dà una grande importanza all’imnmagine dei suoi artisti, almeno per quanto riguarda le copertine dei dischi e con Pappalardo non si fa certo eccezione: viene affidato alle cure di Cesare Monti, uno dei più importanti creativi della nostra musica. Le prime tre copertine di Pappalardo, pur se diverse tra loro, sono piccole opere d’arte e mettono in evidenza la grande espressività del cantante di Copertino.
La prima è un singolo del settembre del 1971 (Una donna) e raffigura un primo piano di Pappalardo con un trucco – bianco e rosso – che rimanda a soluzioni tribali. Segue È ancora giorno in cui il volto del cantante, ripreso da ¾ e leggermente reclinato verso l’alto e all’indietro, offre la vista del suo enorme collo in cui viene riportato in bianco, il logo dell’etichetta. Infine c’è la copertina più elaborata, quella del primo album, settembre 1972, in cui Pappalardo viene rappresentato come un potente centauro a torso nudo. Il tutto su uno sfondo fiabesco e colorato, opera di Wanda Spinello. Questa copertina è apribile, come spesso accadeva per le copertine della Numero Uno, mediante l’utilizzo di una bandella a grandezza intera.
Per la prima volta quindi, abbiamo parlato della genialità di Cesare Monti, fotografo e artista capace di eaffigurare l’essenza di un artista e della sua musica. Le sue opere hanno accompagnato la musica di Battisti, Bennato, Pino Daniele, la PFM, il Banco, Mia Martini e tantissimi altro. Di molte copertine parleremo qui, intanto riscopriamo l’irruento cantante di È ancora giorno.