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Simona Colonna
CHISCIOTTE, LA MUSICA, LA LIBERTà
di Simona Colonna. novembre 2021
Non scrivo di Musica quasi mai…a parte quando scrivo i testi dei miei brani che sono strettamente inerenti alla composizione e quindi Musica del mio mondo…
Quando posso, nel tempo libero che conservo gelosamente nella mia vita, cucino, o parlo con i fiori, sorseggiando il prodotto del mio territorio che più amo: il vino.
Quindi non mi reputo assolutamente scrittrice, ma questa proposta arriva da Michele Neri in un pomeriggio autunnale dove il sole ancora scalda la mia casa ed è con lo stesso calore che affermo questo mi fa proprio piacere!! Ho pensato che finalmente è arrivato il momento di iniziare! Grazie Michele!
Non vi racconterò nulla di tecnico inerente a questo mondo, e nemmeno delle mie esperienze con gli artisti che ho incontrato finora sul pianeta musicale che abito. Tanto meno dei concerti che ho fatto.
Ho deciso che vi descriverò la mia versione sul suono che è uno degli elementi dell’universo MUSICA. Per questa volta parlerò solo di lui…così per le prossime “ puntate” avrò a disposizione tutte le atre sfumature da descrivere.
Da sempre, attratta da questa magia oltremondo, mi ritrovo a pensare che alla scuola materna la mia maestra Lucetta mi metteva sul davanzale per farmi interpretare Ramaja… e io mi immergevo nel suono.
Alle elementari quando la maestra ci dava da svolgere il TEMA, alla fine del testo scrivevo una canzone di cui ricordavo il suono ( e allora ancora non esistevano i cellulari per memorizzare al volo le melodie ) e ripetevo, attraverso la mia voce, la melodia pensata. Restavo nel suono per tutto il giorno insomma anche quando l’orario scolastico era passato.
..e così via crescendo sempre più immersa in questa atmosfera… con gli strumenti in Conservatorio ho affrontato il tema SUONO, quello che creavo attraverso il mio fiato, per quel che riguarda il flauto traverso, e quello che studiavo attraverso il mio arco per quel che riguarda il violoncello. Ho anche studiato la materia, dal punto di vista fisico, meccanico, acustico…ma non è quello che vi voglio raccontare…e da grande poi, mi sono chiesta tante volte: che cosa sarà questo suono! Perché quando mi trovo in questo universo, tutto il resto si allontana da me, come se restasse fuori, un po’ scostato ad osservarmi e ad ascoltarmi?
Il fondamentale suono finalmente lascia evaporare gli armonici. Bello, con la mia voce, con Chisciotte il mio cello, posso emettere un suono che sembra 1 ma che in realtà è la sovrapposizione di infiniti armonici che vibrano ( per simpatia si dice ) dentro a un grande serbatoio plasmabile. Immagino una bolla fluida, densa e gassosa nello stesso tempo, che comprende tutto. Mi sento comoda, completamente a mio agio. E’ come dire una cosa sola che comprende il di più. Figo! Tutti gli stato d’animo possono essere presenti ma anche decidere che ne affiora solo uno ogni tanto, o sempre, o mai.
Vorrei potervi far capire cosa intendo, forse dovrei emettere un suono LIVE per arrivare veramente alle vostre anime e chissà forse anche ai vostri cuori, forse le parole scritte non saranno così efficaci, ma vi posso assicurare che è uno stato di estasi e godimento totale, io il suono e il respiro profumato di sensazioni ed emozioni attorno a me.
Così vivo la Musica , ed è interessante, tra me e il mondo la condivisione sonora è totale, ma nello stesso tempo è anche come se lui, il suono, mi proteggesse da tutto. Una sorta di bandiera bianca, arma, girotondo, sofferenza e felicità, immobilità e trasporto.
Tutto shakerato e lasciato poi fluire LIBERAMENTE.
Ah ecco, che stupida solo, bastava questo, semplice! …Allora è chiaro: il suono è LIBERTA’.
E qui, non aggiungo altro, ovvero, non vi è nulla da aggiungere.
Grazie Michele, grazie dal cuore.
Simona