foto di Claudio Fossati

Giorgia Bazzanti
NON ERI PREVISTA

CD PSR Factory, 2019

di Giorgia Bazzanti

GLI IMPREVISTI DI “NON ERI PREVISTA”

Non eri prevista è un album che mi vede sia come interprete sia come cantautrice.

Sono stata sempre abbracciata alla musica d’autore (una bella espressione con cui mi hanno definita in una recensione), figlia di un batterista fan di De Gregori, e mi sono poi ritrovata a collaborare e ad esser prodotta proprio dal suo storico bassista e produttore, Guido Guglielminetti: la sua presenza e firma preziosa, tra musiche e arrangiamenti, compare in ogni brano.
Gli aneddoti, le situazioni “impreviste”, gli incontri inaspettati hanno fatto parte di questo lavoro sin dall’inizio. Proverò a ripercorrerli traccia per traccia (tutti i musicisti che nominerò compaiono ovviamente in più brani dell’album). 

Guerra e baci è stata la prima canzone che ho scritto; nel suo videoclip girato a Roma, il lungotevere è stato un “camerino a cielo aperto”, con i passanti che si fermavano a guardare e io che, per emozionarmi, mi sono ritrovata come un “Pierrot al contrario”, con una lacrima che ha schiarito un po’ il mio trucco e che non ho nascosto.
Una cosa simile è successa per Le finestre non dormono mai: una canzone scritta sul davanzale di una finestra aperta sulle colline umbre e che, per il suo video, ha trovato di nuovo la complicità e la gentilezza dei passanti.

foto di Claudio Fossati

Famme giocà, un testo impegnativo tra ricerca e dialetto; mi ricordo che un giorno, per pranzo, mi portai a tavola foglio e penna per qualsiasi evenienza! Qui, il violino di Chiara Giacobbe dialoga con me per tutto il pezzo, come fosse un compagno con cui giocare.

Ninnà: era rimasta chiusa nel cassetto per anni e poi ha trovato il suo vestito fatto di sonorità celtiche tutte al femminile con Marianna Giraudo e Simonetta Baudino.

Lucida, una “canzone non canzone” che è stata interpretata tramite immagini e lingua dei segni. Non riuscivamo a ritrovare la prima rec, non si capiva dove fosse finita, il tempo stringeva e, mentre Guido era in tour nella mia zona, lo abbiamo registrato di nuovo ed entro quella stessa settimana, allestendo uno studio di registrazione proprio dentro casa!

Non eri prevista ebbe in studio un momento magico: Carlo Gaudiello al piano, Gianni Manzi con un’armonica a bocca registrata al momento senza averlo previsto, Chiara Di Benedetto al violoncello. Francesco Cicorella, l’autore del testo, non sapeva ancora nulla di come fosse andata e quando lo chiamai gli dissi che era successa una magia!

Non essere vento, scritta da Franco Vietti, una canzone capitata per caso e che invece, senza saperlo, faceva già parte del disco.

Se questo non è amore: qui compare anche la firma altrettanto preziosa di un cantautore che io ho ascoltato sempre con grande ammirazione, Gianmaria Testa, e ogni volta che la canto mi commuovo insieme al pubblico. Prima di me, Valerio Liboni e Wilma Goich avevano già fatto loro questo pezzo in due versioni differenti.

Adesso guardami di Roberta Di Lorenzo, autrice con cui condividiamo l’aver collaborato, ognuna in modo diverso, con un altro grande artista: Eugenio Finardi!

Viaggiatori d’occidente, registrata in studio proprio con gli stessi musicisti che la suonarono con Fossati: oltre a Guido, Elio Rivagli e Fabrizio Barale.

… E la partecipazione del figlio, Claudio Fossati, che ha suonato nel disco ed è autore dello scatto in copertina e delle altre foto che vedete qui.

 

foto di Claudio Fossati

Insomma, un cerchio che si chiude, proprio a forma di cd. Un cd che, proprio per la sera della presentazione, non ebbe tutte le copie disponibili fin da subito per dei problemi di stampa!

Un disco suonato dal vivo in “luoghi imprevisti”, insoliti e suggestivi.

Un album in promozione durante una pandemia che è riuscito a non fermarsi mai grazie all’incontro con altre espressioni artistiche ed eventi culturali online (anche con studenti), spaziando tra musica, letteratura e arti varie.

Connessioni e fili magici, tanti viaggi per andare in studio (Perugia-Peveragno andata e ritorno), tanti viaggi su e giù per l’Italia per raggiungere premi e concorsi, tra ritardi, treni cancellati e treni presi in corsa, spesso con valigia al seguito piena di cose di mangiare… soprattutto con la cioccolata regalata da Gianni!

Tanti momenti di duro lavoro ma anche conviviali, ascoltando le storie di tanti artisti e provando a scrivere la mia che, di certo, “non era prevista”.

foto di Claudio Fossati

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