Adriano Celentano
Pregherò / Pasticcio in Paradiso

45 giri Clan; 1962

di Michele Neri

“Pregherò per te / che hai la notte nel cuor / e se tu lo vorrai / crederai”. Comincia così una delle più celebri canzoni di Adriano Celentano. Esce alla fine di ottobre del 1962 e scala subito le classifiche arrivando in testa subito dopo Natale. La canzone in realtà doveva inciderla Ricky Gianco che l’aveva proposta al suo discografico Adriano Celentano. Infatti Gianco era da poco entrato a far parte del Clan Celentano. Il boss però, intuita la potenzialità del brano, aveva convinto Gianco a lasciargliela. 

L’arrangiamento è opera di Detto Mariano – che firmava le musiche assieme a Gianco – mentre il testo è di Don Backy. Non firma Miki Del Prete che siglava praticamente il testo di ogni canzone composta in seno al Clan tranne quelle di Don Backy che rifiutava tale accordo. Tutto perfetto se non che la canzone non era originale, anzi era la cover di un enorme successo americano, Stand By Me, brano entrato nella top ten statunitense nell’anno della sua prima pubblicazione, il 1961. L’originale era stato inciso da Ben E. King che l’aveva composta con la celebre coppia di autori formata da Jerry Leiber e Mike Stoller. E non è che Gianco e gli altri non lo sapessero visto che avevano deciso di registrare la canzone ascoltandola da un 45 giri che la sorella di Gianni Dall’Aglio aveva portato da un viaggio a Londra. E anche vero che in diverse versioni uscite su disco, la canzone veniva accreditata a diversi autori dando l’impressione fosse un tradizionale di pubblico dominio che ciascun rielaboratore potesse firmare.

Celentano registra la sua versione negli studi Philips, la base viene affidata ai Ribelli ma poco dopo l’uscita del disco, arrivano le proteste e le richieste di spiegazioni da parte dell’editore americano che impone la rinuncia della paternità della musica da parte di Gianco e Detto e lasciando, invece, Don Backy come autore del testo anche se con una riduzione dei proventi, vista l’esistenza di un autore americano e di una già depositata versione italiana. La stessa cosa accadde per il seguito della canzone, ovvero la versione italiana di Don’t Play That Song, incisa da Gianco come risarcimento per aver ceduto Pregherò a Celentano. Anche nel caso di Tu vedrai, questo il titolo italiano, la musica venne firmata da Detto Mariano e dallo stesso Gianco. Il testo era ancora di Don Backy. Di casi così nella musica italiana ce ne sono decine e anche di esempi in cui un brano italiano, veniva firmato da altri autori in edizioni discografiche internazionali, anche quando si era in presenza di una normale versione originale.

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