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Luigi Tenco
Un giorno dopo l’altro / Se sapessi come fai
45 giri RCA Italiana; 1966
di Michele Neri
“Se sapessi come fai / a fregartene così di me, / Se potessi farlo anch’io / ogni volta che tu giochi col nostro addio”. Comincia così Se sapessi come fai, canzone di Luigi Tenco pubblicata nel 1966 su un 45 giri della RCA (PM 3349). Il lato principale è occupato da una delle canzoni più famose e ricordate di Tenco, Un giorno dopo l’altro. Il singolo suggella il passaggio di Tenco dalla Jolly, per cui ha inciso una manciata di brani in circa un anno, alla RCA Italiana con cui concluderà la sua carriera discografica.
La parola “fregartene”, ripetuta anche nell’ultima strofa: “Se sapessi come fai / a fregartene così di me, / a sapere così bene / sino a che punto ho bisogno di te, / a saperlo così bene / ancor meglio di me”, causa l’intervento della rigidissima censura radiotelevisiva. Non è la prima volta che una canzone interpretata da Luigi Tenco, si confronta con problemi di questo tipo. Era accaduto, ad esempio con Cara maestra, pubblicata alla fine del 1962 sul primo album del cantautore. Il testo, considerato addirittura un “comizio politico”, venne aspramente criticato e costò a Tenco un lungo periodo di esclusione dai programmi televisivi.
Per Se sapessi come fai, invece, essendo una sola parola incriminata, non ci furono particolari ripercussioni se non la richiesta di una versione in cui tale termine fosse sostituito da altro ritenuto meno offensivo. Ecco che quindi la RCA stampa alcune copie – davvero poche – di un singolo promozionale, specificatamente realizzato per la RAI, con una versione in cui la parola “fregartene” viene sostituita da “infischiartene”. Oggi questo singolo è davvero molto raro e meta ambita di molti collezionisti. L’arrangiamento, uguale nelle due versioni, fu opera del maestro Ruggero Cini e la canzone venne inclusa anche nell’album TENCO, uscito alla fine dello stesso anno, il 1966.
Ma c’è una cosa davvero curiosa da citare in chiusura, il 17 luglio del 1966, Luigi Tenco presentò in televisione (in playback), la sua Se sapessi come fai nella trasmissione Aria Condizionata, condotta da Tino Buazzelli. Be’ in questa occasione fu utilizzata la versione con “fregartene”, boh.