Flora Fauna Cemento
Mondo blu / Fuori piove, riscaldami tu
45 giri Numero Uno; 1972 Italia/Germania

di Michele Neri

I Flora Fauna Cemento nascono come trio nel 1969, subito dopo l’ingresso di Mario Lavezzi nella Numero Uno, l’etichetta formata quell’anno da Mogol, suo padre Mariano Rapetti e Alessandro Colombini. Con Lavezzi (chitarra e voce) ci sono il bassista Damiano Dattoli e il batterista Sergio Poggi. È Lucio Battisti a proporre la curiosa ragione sociale – che solo alla fine del 1972 si modificherà con l’aggiunta della congiunzione tra “fauna” e “cemento”. Sempre Battisti suggerisce l’abbandono della formazione a tre – forse anche per differenziare il gruppo dalla neonata Formula 3, anch’essa in forza alla Numero Uno. Si uniscono pertanto due cantanti, Manuela Mantegazza e Barbara Michielin. La prima lascia presto il gruppo che si stabilizza con l’arrivo di Babelle Douglas. Questo è il terzo singolo del complesso e contiene sul lato A una canzone di Battisti-Mogol e sul retro una composizione firmata da Mario Lavezzi e Alberto Salerno.

Proprio Alberto Salerno, assieme a Damiano Dattoli, firmerà di lì a poco uno dei successi più celebri dell’intera storia musicale italiana, Io vagabondo (che non sono altro), portata al successo dai Nomadi. Come tanti dischi della Numero Uno, che ricordiamo era distribuita dalla RCA Italiana, anche questo dei Flora Fauna Cemento è stato distribuito fuori dai confini nazionali, nello specifico in Germania. Come spesso accade in quella nazione la grafica, specie quella riguardante le scritte, è un po’ chiassosa mentre la foto di Cesare Monti, autore anche di quella della versione italiana, tratta probabilmente dalla stessa sessione, è davvero bella. Quello che colpisce di più è il macroscopico errore nel titolo del lato B: Fuori piovi riscallami, bastava copiare.

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