Mia Martini
L’ULTIMO TOUR
doppio LP Suoni dal Sud, 2022
di Andrea Direnzo
La luce di Mia Martini non si è mai spenta, anzi col passare del tempo acquista sempre maggiore luminosità. Sono ormai ventisette anni che Mimì se n’è andata, ma nel suo caso l’assenza ne fa avvertire ancor più forte la presenza, soprattutto in quest’epoca in cui si fatica a trovare artisti capaci di donarsi totalmente così come faceva lei. Mimì non cantava, non interpretava, viveva ogni canzone come fosse un pezzo della sua vita. Non mentiva, non barava, non usava effetti speciali: una canzone doveva essere qualcosa in cui potesse credere fino in fondo. La dimensione dal vivo rappresentava il suo habitat naturale dove esprimersi pienamente ed entrare «in contatto per mezzo di quel filo magnetico invisibile ma forte con il pubblico». Ascoltare L’ULTIMO TOUR, recente uscita discografica composta da due LP, rende bene l’idea di ciò che Mia riusciva a creare durante i suoi concerti, nonostante qui si tratti di una registrazione risalente alla primavera del 1995 effettuata durante le prove generali. L’energia, l’emozione, il talento però ci sono tutti, senza riserve. Accanto a lei uno dei suoi autori più amati, Mimmo Cavallo, entrambi accompagnati dal gruppo di quest’ultimo formato da eccellenti musicisti quali Mario Rosini (pianoforte), Egidio Maggio (chitarre), Ioseph Culic (batteria e percussioni), Walter Di Stefano (basso) e Marcello Ingrosso (tastiere) con l’aggiunta di Gino Sannoner (sassofono).
È bello, a un certo punto, ascoltare la voce di Mimì che sorridendo dice: “Sono fortunata ad aver incontrato tanti grandi artisti nella mia vita, se no cosa avrei cantato?”. La scaletta, infatti, è una tempesta di gemme incastonate nella storia della canzone italiana: dai successi personali (Piccolo uomo, Agapimu, E non finisce mica il cielo, Almeno tu nell’universo, La nevicata del ‘56, Gli uomini non cambiano) ai brani di cantautori come Francesco De Gregori (Mimì sarà), Fabrizio De André (Fiume Sand Creek e Hotel Supramonte), Edoardo Bennato (Tutto sbagliato baby), Lucio Dalla (Stella di mare), Vasco Rossi (Dillo alla luna), Zucchero (Diamante) e l’immancabile Ivano Fossati (I treni a vapore e La musica che gira intorno), tutti incisi e raccolti nell’ultimo disco pubblicato a dicembre 1994, LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO. Quattro i momenti firmati da Cavallo: l’iniziale Danza pagana seguita da Viva l’amore, in chiusura Tutto quello che farai e Ninetta, giusto tributo a uno dei suoi più importanti e speciali “compagni di viaggio”.
L’idea del progetto parte da Franco Canuto, storico estimatore e collezionista di Mia Martini, che ha affidato la produzione artistica e i missaggi a Davide Matrisciano; ad occuparsi della supervisione finale è stato Maurizio Piccoli, mentre del mastering Enzo Rizzo. Il doppio album, prodotto dalla Suoni del Sud di Peppe Ponti e distribuito dalla BTF, è stato stampato in edizione limitata in vinile trasparente. Seppure l’audio non sia impeccabile, l’anima espressiva di Mimì è talmente potente che abbatte e supera qualsiasi imperfezione, colpendo – come lei solo può – dritto “in mezzo al cuore”.







