La Maschera
SOTTO CHI TENE CORE
CD Full Heads, 2022

di Michele Neri

Fatevi avanti… ecco il motto che potrebbe racchiudere lo spirito di questo nuovo lavoro de La Maschera, SOTTO CHI TENE CORE – che esce proprio oggi 13 maggio – è il titolo del terzo album del complesso che vede Roberto Colella in veste di cantante, polistrumentista e autore di quasi tutto il materiale, assieme ad Alessandro Morlando (chitarra), Vincenzo Capasso (tromba e trombone), Marco Salvatore (batteria), Antonio Gomez Caddeo (basso e contrabbasso) cui si aggiunge Michele Maione alle percussioni, già al fianco di Flo negli ultimi progetti musicali e in tante altre formazioni partenopee.

A dirigere le operazioni – e a suonare una gran quantità di strumenti – c’è Massimo De Vita, titolare anche del progetto Blindur con cui ha pubblicato diversi dischi. Questa squadra, cui si aggiungono anche Tommaso Primo e Alessio Sollo  autori di un testo ciascuno, nonché i musicisti ospiti Carla Grimaldi e Pietro Santangelo, si è messa al servizio di nove canzoni in cui sono al centro l’impegno, il riscatto, la resistenza; in cui si invita a partecipare e a metterci l’anima (e ovviamente il cuore) nel capire l’altro, nell’aiutarlo, nel costruire una collettività che manca, sempre di più.

Lo slogan iniziale della title track, getta in faccia all’ascoltatore con elegante sfrontatezza ma senza scorciatoie, il manifesto programmatico del disco, anticipa le piccole e grandi storie che costituiranno un percorso di condivisione e di incoraggiamento. Piccole e grandi storie che sono esempi, e non importa che si parli di Thomas Isidore Noel Sankara, leader politico del Burkina Faso assassinato a soli 37 anni mentre cercava di creare un futuro migliore possibile per il suo paese (in Conosci Thomas?) o che si parli di una lettera immaginaria di un piccolo profugo alla propria madre (idea alla base di Dorme cu’ mmé). Ma non è che siano marginali come storie o come piccole sceneggiature, tutt’altro, sono fondamentali tasselli di un unico mosaico che man mano che ci si allontana dal dettaglio, prende forma e diventa messaggio universale.

Ed ecco che il disco diventa colonna sonora di se stesso, perché le canzoni restano canzoni ma in questo caso sono anche paragrafi di un unico racconto, sono sfondo musicale di un mediometraggio che scorre sullo schermo e quindi i ruoli si mescolano sapidamente: storia e soundtrack si amalgamano e fondono. Perché SOTTO CHI TENE CORE è un concept album di raffinata fattura e intelligente sceneggiatura, che schiaffeggia e accarezza senza mai far capire quale delle due azioni stia seguendo la precedente. Sì perché si fanno i conti con l’amore e l’impegno di Mirella e Felice ma anche con la struggente ispirazione e poesia del cantautore portoghese Vittorino Salomè (in Se mai fossi, traduzione di Se tu és meu amor).

Non sempre La Maschera è riuscita a trasferire su disco il suo enorme talento e la sua grinta interpretativa, questa volta il passo in avanti è grandioso e si può pronosticare un successo al limite del clamoroso a questo progetto discografico, così come si può ben intuire l’impatto che avranno le esibizioni live sui fortunati che avranno le occasioni per ascoltare Roberto, Vincenzo, Alessandro e gli altri.

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