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Il peggio è passato
BUGIE D’AUTORE
CD Dischi Soviet Studio, 2022
di Michele Neri
Il peggio è passato è un trio formato da Michele Zilioli, Simone Vaccari e Francesca Pesci. Emiliani di origine, infatti il disco è registrato in un arco di tempo piuttosto lungo tra le province di Parma e Reggio, I tre musicisti offrono una musica difficilmente classificabile, pop certamente ma non solo: su tappeti musicali abbastanza scarni, Il peggio è passato propone nove “bugie d’autore” come le chiamano loro. I sintetizzatori, i ritmi e i campionamenti di Francesca Pesci, dominano gli arrangiamenti, accolgono le incursioni chitarristiche di Vaccari (molto bravo anche nel supporto ritmico) e fanno da sfondo alla voce particolare di Zilioli (autore anche dei testi dell’intero lavoro) e il tutto rimanda ad atmosfere di qualche decennio fa senza però tradire un eccessivo guardarsi indietro.
Tre singoli hanno anticipato questo album d’esordio: Lo so, lo so, una delle cose più belle del disco assieme a Cristi strafatti, a questo hanno fatto seguito l’ipnotica Corse ad ostacoli e la ritmata Gente stupida in cui è protagonista l’acustica di Simone Vaccari.
Molto bella anche Il buio sia con voi, brano che sembra dimostrare che quando il trio aumenta l’energia, tutto funzioni meglio. Un ascolto o due non bastano mai per capire fino in fondo cosa può avere da dire un disco, cosa chi l’ha realizzato ha da offrire. Questa cosa vale a maggior ragione per questo BUGIE D’AUTORE di Il peggio è passato, in cui si è scelto un approccio sobrio e anche un po’ derivativo – inteso in un’ottica tutt’altro che negativa, scelte che prevedono uno studio delle varie sfumature, dei dettagli, di quelle piccole cose che alla fine rappresentano l’anima di un progetto musicale e lo rendono unico. Forse bisogna partire dalla fine, dal breve Abissale, in gran parte strumentale, per farsi l’idea che Il peggio è passato ha tante frecce nel suo arco. Va bene Chimenti, vanno bene i Baustelle e i Bluvertigo degli esordi, vanno bene i suoni synth-pop di inizio 90 ma qui c’è molto altro e se il trio ha scelto una proposta che prevede e pretende più ascolti per essere apprezzato nella sua originalità e personalità, è una cosa che li rende ancora più interessanti in un momento storico in cui la distrazione musicale è ai massimo storici. Per certi versi Il peggio è passato, come la ragione sociale suggerisce, ci invita a ripartire e lo fa in un modo molto intelligente, stimolante e intrigante.
foto di Emiliano Zampella