Daniele De Gregori
CURA

Goodfellas, 2023

di Michele Neri

Le case mangiate dal sale è uno di quei pezzi ritmati, dall’armonia intrigante e dal forte impatto melodico. Le case mangiate dal sale è una di quelle canzoni che non stancano mai perché oltre a essere belle, ovvio, hanno elementi nella loro struttura – che sia l’arrangiamento o una sequenza di accordi o ancora altro – che riesce a sorprendere sempre.

Le case mangiate dal sale è la canzone che apre il nuovo album di Daniele De Gregori, CURA, prodotto da Stefano Agostinelli che si occupa anche degli arrangiamenti, assieme allo stesso De Gregori. La canzone era già uscita su singolo qualche tempo prima, proprio come la seguente Eleonora, altra perla di un album che non ha momenti deboli. La serrata Qualcosa di me precede l’unica cover del disco, Il re del mondo, firmata da Franco Battiato con Giusto Pio e inclusa nell’album L’ERA DEL CINGHIALE BIANCO. Molto bella anche Cruise Control ben guidata dalle acustiche (a suonarle nel disco sono lo stesso De Gregori e Lorenzo De Angelis) e supportata dalla batteria precisa e quasi discreta di Matteo Dragoni. Una bella tensione sonora arriva anche dalla seguente Sempre la stessa canzone e poi da Luglio e Milano, canzone che diventa manifesto programmatico dell’intero lavoro con la frase “non mi posso salvare da solo”. Concetto che è alla base di molti dei concetti espressi in queste canzoni e, in fondo, al titolo stesso dell’album. Chiude l’album Nebraska, titolo che non fa riferimento al celebre album acustico di Springsteen di inzio anni Ottanta ma al film omonimo.

Importante anche l’apporto di Gabriele Conti, polistrumentista che si è occupato anche della parte tecnica assieme ad Agostinelli e a Matteo Gabbianelli dei KuTso nel cui studio è stato realizzato il master finale.

Bella la veste grafica del progetto, curata da Eleonora Maggioni. Se un difetto lo ha questo disco è forse  nella scarsa durata, 25 minuti, che probabilmente gli impedisce di compiersi totalmente come progetto. Sono otto canzoni che toccano il cuore e che stimolano riflessioni interessanti e forse un paio in più ci stavano bene ma è un dettaglio, è solo per il piacere di ascoltare altre canzoni di Daniele De Gregori.

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