MY WONDERLAND


CD ; 11/01/2023 Italia


1. My Wonderland (Orfei)
2. Pace sarrà (Orfei-De Vito) - feat. Maria Pia De Vito
3. Jasmine (Orfei) - feat. Raffaela Siniscalchi
4. Tra bene e male (Orfei)
5- Dança das fadas (Orfei) - feat. Elisabetta Antonini & Susanna Stivali
6. Agua de lua (Orfei) - feat. Elisabetta Antonini, Barbara Eramo, Raffaella Misiti, Raffaela Siniscalchi & Susanna Stivali
7. Cuenta (Orfei) - feat. Giulia Annecchino
8. My Hope (Orfei)
9. Canta che te passa (Orfei) - feat. Raffaella Misiti e le Romane
10. Looking or Myself (Orfei)


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Note e Curiosità:
- confezione in box con libro fotografico spillato.

Recensione:
Un esordio di gran classe quello di Claudio Orfei, che con il suo MY WONDERLAND ci consegna un lavoro curatissimo sotto tutti gli aspetti, a partire da quello grafico e del packaging, adeguato contenitore per dieci tracce di altissimo livello musicale. L’album infatti si presenta in una confezione che racchiude, oltre al CD, anche un vero e proprio libro di ben 52 pagine in carta pergamenata: una sorta di “libro delle favole” che contiene, oltre ai testi delle canzoni e alle traduzioni, anche pensieri dell’autore, racconti, e soprattutto delle bellissime immagini realizzate da Claudio Martinez, che ritraggono il cantautore in scenari fiabeschi e affascinanti, spesso in compagnia delle artiste ospiti presenti nel disco. Ma tutto quello che la confezione promette, viene egregiamente mantenuto all’ascolto dei brani, che sorprende per la qualità compositiva, per l’utilizzo di ben otto tra lingue e dialetti, per i testi originali e per la grande varietà dei generi e dei linguaggi musicali utilizzati; tutti elementi che però si dispongono a formare un corpus unico e coerente, come si conviene a quello che viene presentato come un album-concept. Convivono in maniera studiatamente equilibrata sonorità klezmer, percussioni africane, colori derivanti dalla musica popolare italiana, brasiliana, araba, indiana, echi di rock mescolati a quartetti d’archi della più pura tradizione classica, ma tutto si fonde in una cifra personalissima e scorre via in maniera godibile e lieve, veicolate dà un’interpretazione sensibile e raffinata. E allo stesso modo in cui Orfei sa intrecciare sapientemente lingue, sonorità e stilemi, così si intersecano nel disco i contributi delle numerose grandi artiste di cui il cantautore si è voluto circondare, ognuna con il suo apporto di partecipazione musicale ed emotiva, ognuna ad aggiungere all’opera una pennellata di colore dalla propria personale tavolozza interiore. Così il violoncello di Giovanna Famulari dialoga con il napoletano antico di Maria Pia De Vito in Pace sarrà, i fraseggi di Elisabetta Antonini incontrano la vocalità jazz di Susanna Stivali in Dança das Fadas, per poi unirsi nella sognante ninna nanna a sei voci Agua da Lua con le voci e le anime di Raffaela Siniscalchi, Raffaella Misiti e Barbara Eramo: tutte fuoriclasse che ritroveremo in varie canzoni nel disco, che annovera tra le collaborazioni anche la cantautrice Giulia Annechino, Annalisa Baldi alla chitarra e Desirèe Infascelli alla fisarmonica. Nel personale accreditato figurano musicisti d’eccezione come Vanessa Cremaschi al violino e Gabriele Coen al clarinetto, solo per citarne un paio. Insomma un album al contempo corale e personale, in cui il cantautore è in grado di trattare con grazia e poesia anche argomenti dolorosi come la propria disabilità visiva. Personalmente, si è trattato di un incontro musicale che si è rivelato una bella sorpresa: quasi tutta la musica che mi piace l’ho ritrovata in questo disco.
Alberto Menenti (Vinile 38, aprile 2023)